Se tu ci sarai...

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°Caro°
icon12  view post Posted on 19/8/2010, 09:34




Se tu ci sarai...


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Prologo
Lei era come tante. Una diciottenne alle prese con la sua adolescenza che sentiva pian piano svanire dietro di sè. Solo, lei sognava un po' di più. Ma lei odiava sognare. Lo reputava stupido alla sua età. Eppure aveva un sogno. Si era infiltrato nel suo cuore, lui, senza che lei potesse far nulla. E ora ne era schiava, se ne rendeva conto, del tutto soggetta a quel desiderio che sentiva crescere ogni giorno di più, che annullava tutto il resto, che la riempiva completamente, lasciandole un gran vuoto dentro. Sola. Era così che si sentiva più i minuti scorrevano, più le ore avanzavano. Sola. La sua unica compagna: la musica. Colpevole. Poichè era stata la musica, ad iniettarle quel veleno tanto dolce dentro. Perchè il suo sogno era legato alla musica. Perchè il suo sogno, era Lui.

I'm no one special, just another wide-eyed girl
Who's desperately in love with you
Give me a photograph to hang on my wall
Superstar

 
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* BErO_BeRo *
view post Posted on 19/8/2010, 10:34




CITAZIONE
Poichè era stata la musica, ad iniettarle quel veleno tanto dolce dentro

:wub:





Carina ^^
 
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°Caro°
view post Posted on 19/8/2010, 10:35




grazieeeee *__________*

SPOILER (click to view)
*si emoziona subito* xD
 
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* BErO_BeRo *
view post Posted on 19/8/2010, 10:50




^^ Continua presto!!!
 
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view post Posted on 19/8/2010, 11:14
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*-* ma che bella Caro^^..posta presto il primo capitolo^^
 
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»Mely
view post Posted on 19/8/2010, 11:20




*__* Uuuuh bello il prologo!!!
Mi piace!!
Continua prestoo *-*
 
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°Caro°
view post Posted on 19/8/2010, 11:33




grazie a tutte *______*
CITAZIONE
posta presto il primo capitolo^^

sembra uno scioglilinguaaa xD Comunque vedrò di postarlo il prima possibile *w*
 
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°Caro°
view post Posted on 20/8/2010, 10:32




Ecco a voi il primo capitolo ^^

Capitolo 1
-Dio quant’è tardi!-
Afferrai la mia cartella Eastpak e poggiatala sulla spalla uscii di casa sbattendo la porta. Strizzai gli occhi e mi aggiustai nervosamente i capelli, mentre a passo veloce imprecavo contro quel supplizio chiamato scuola. Feci scivolare le dita nelle tasche del mio jeans. Ma tanto che importava, quello era l’ultimo anno. Le cuffie dell’I-pod sparavano a massimo volume la musica che adoravo. Ascoltavo sempre le stesse canzoni, che tutti reputavano stupide. Eppure mi emozionavo ogni volta che raggiungevano le mie orecchie. E gli occhi diventavano lucidi, il volto in fiamme e saliva quel nodo in gola che cercavo di ricacciare cantando, cantando a più non posso. Adoravo tutto di quelle canzoni. Il motivo, le parole… il ragazzo che sussurrandomele nelle orecchie parlava di me. Sorrisi. Che stupida. Io amavo colui che cantando mi trasmetteva con quella sua splendida voce la musica, la mia musica. Mi sentivo compresa da lui, quando nelle sue canzoni ritrovavo un po’ di me. Io non lo conoscevo, ma lui… lui sapeva ogni cosa di me.
-Solo un minuto…- canticchiai.
-…mi basta che sia… solo un minuto di te…-
Mi voltai di scatto.
-Non è possibile… Quello è…- sbarrai gli occhi. Arrossii violentemente.
-Ragazze ma quello non è Diego dei Sonohra?-
-Sì, sì è lui!-
Scomparve alla mia vista, coperto da una folla di ragazzine urlanti, come le chiamavo io. Stupide oche starnazzanti. Bimbeminchia del cazzo. Scossi la testa. Era tardi. Dovevo andare a scuola. Mi voltai con gli occhi pieni di lacrime. Non l’avrei mai più rivisto. Ma dovevo andare a scuola. Era tardi.

Arrivai in classe con un’espressione sconvolta sul viso.
-Hey Là che hai?- Bea, la mia migliore amica lo aveva subito notato.
-Nulla.- risposi evasiva. Non mi andava di ricordare che avevo perso l’unica occasione della mia vita di vedere Diego. Non mi andava di stare lì a spiegarlo. Volevo essere lasciata in pace.
-Dai Là… Si può sapere che hai?-
-Ho detto che non ho nulla!- urlai nervosa. –Lasciami in pace Bea.- Pronunciai quell’ultima frase secca, con un’aria di disprezzo. La mia amica si allontanò alzando le braccia al cielo.
-Io non lo so che ti prende guarda…- mormorò.
-Ecco non lo sai…- sussurrai io.

Le ore quel giorno non passavano mai. In più una strana morsa allo stomaco mi impediva di seguire bene le lezioni e la testa mi girava troppo forte per poter continuare a far finta di niente. Finalmente la campanella suonò. Uscii da scuola affaticata e stanca. Ripercorsi a passi lenti e pesanti la via che avevo fatto quella mattina, sperando di trovarlo ancora là l’uomo della mia vita. Ma quando arrivai in quel posto lui no, non c’era. Sospirai e abbassai lo sguardo. Fu in quel momento che non riuscii più a tenermi in piedi. La vista mi si oscurò. Gemetti e caddi all’indietro. Poi non sentii più niente.
 
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* BErO_BeRo *
view post Posted on 20/8/2010, 22:10




CITAZIONE
Stupide oche starnazzanti. Bimbeminchia del cazzo.

Insopportabiliii!!!

Comunque Caro mi piace molto..Bello come capitolo..è un buon inizio!!!
 
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°Caro°
view post Posted on 21/8/2010, 16:08




Grazie Bero Bero *___*

Capitolo 2
Mi risvegliai qualche ora dopo in un letto d’ospedale. Aprii e chiusi le palpebre due o tre volte per abituarmi a quella luce accecante che proveniva dalla finestra. Tentai di alzarmi, ma sentii un dolore fortissimo alla testa. Gemetti e ricaddi sprofondando sul cuscino.
-Hey tutto bene?- Quella voce. Mi voltai di scatto. Quel viso. Arrossii violentemente e mi voltai imbarazzata dall’altro lato. Feci un respiro profondo. Non avevo idea di cosa diavolo fosse successo ma avevo davanti Diego Fainello, cazzo. Mi alzai un poco sul letto e sorrisi.
-Ehm… si grazie…-
Sì grazie? Sì grazie??? Ma cosa stavo facendo? Che idiota. Mi maledii una decina di volte imprecando a mente, con quel sorriso ebete stampato in faccia.
-A me veramente non sembra…- rispose lui avvicinandosi pericolosamente a me.
Ok. Ok Lara. Stai calma adesso eh? Calma. CALMA. Un respiro. Due respiri. Tre respir… ehi ma cosa sta facendo??? Ehi? EHI??
Era a un millimetro da me. Mi poggiò delicatamente le labbra sulla fronte. Ormai il mio volto si era ridotto alle sembianze di un pomodoro.
-Ecco come immaginavo.- disse serio. –Tu hai la febbre! Sei bollente!-
“E ci credo!” pensai tra me e me.
-Ma no! Che dici! Io sto benone!- tentai di alzarmi.
-Non ci provare neanche!- Il ragazzo mi prese le spalle e mi riadagiò con delicata violenza sul letto. Poi si sedette accanto a me.
-Senti ma tu non sei la ragazza di stamattina?-
-I-io?-
-Si si tu! Quella che stava cantando “Solo un minuto”!-
-Ah… s-si.- Diego sorrise.
-Ecco mi pareva. Ti piace quella canzone?-
-L’adoro…- risposi arrossendo.
-Anche io. Faccio quasi fatica a ricordarmela. Me la canteresti?-
-COSA?- urlai. Lui rise di gusto.
-Ma sì dai! Come stavi facendo questa mattina!-
-No non mi va- mi nascosi sotto le coperte. –Piuttosto…- cercai di cambiare discorso. –Puoi dirmi che ci faccio qui IO con… TE?-
Mi sembrò di vedere Diego turbato. Non era forse arrossito? Ma no. Mi ero immaginata tutto. Sorrisi. Lo fece anche lui.
-Non cambiare discorso e canta! Dai facciamolo insieme! “Sì lo so che di tempo ne ho…”- iniziò.
“…Ma non riesco a dirtelo adesso…” intonai io. Che vergogna. Cantare con lui. Il mio idolo, l’uomo della mia vita. Ero anche stonata. Eppure continuavo a cantare e mi sentivo bene. Finimmo la canzone e ci sorridemmo.
-Sei molto brava!- esclamò. Arrossii ancora una volta.
-Ma dai! Tu piuttosto… adoro la tua voce!- Oddio che scema! Come mi era saltato in mente di dire una cosa simile?!
-D-davvero?-
-Certo!-
-E sai qualche altra canzone?- abbassai lo sguardo.
-Le… le so tutte.- sussurrai. Diego sorrise.
-Non dirmi che mi trovo davanti…-
-Sì esatto. Hai davanti a te una delle più accanite fan tue e di tuo fratello!-
-Woow!- esclamò soddisfatto. –Oh a proposito prima che mi dimentichi. Mi sono permesso di prendere il tuo cellulare mentre dormivi per chiamare qualcuno. Ho sentito tua madre, le ho spiegato cos’era accaduto. Mi ha detto che era al lavoro e che dovevo prendermi cura di te. Era molto impegnata ha detto di non potersi liberare.-
“Grazie mamma!” pensai.
-Ah ok. – risposi esitante. –Comunque ora sto davvero molto meglio. Sarà meglio che torni a casa, che questo posto non mi piace affatto.- mi alzai dal letto e mi avviai verso l’uscita a cercare qualcuno. Mi fermai un attimo e mi voltai.
-Grazie comunque.- sussurrai dolcemente. Diego si alzò e mi poggiò una mano sulla spalla.
-Ferma, ci penso io.- e andò a chiamare un’infermiera che si occupò di farmi uscire da lì.
 
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* BErO_BeRo *
view post Posted on 21/8/2010, 16:17




Che dolceeeeeeeeeee Diego <3 bellissimo il pezzo dove cantano insiemee!!

continua^^
 
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»Mery
view post Posted on 21/8/2010, 16:40




Uuuuuh..Che dolce che è Diego**.
Ti prego continua.
 
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*susy
view post Posted on 21/8/2010, 17:14




*-* che cariniii *-*
Continua presto **
 
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jaykina22
view post Posted on 22/8/2010, 08:59




wowwwwwwwwwwwstupendooooooooooooooooooooooooooooooooo continua io tanto curiosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
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°Caro°
view post Posted on 23/8/2010, 15:53




Grazie a tutte, davvero *___*

Capitolo 3
Subito fuori dall’ospedale Diego mi prese per mano e mi trascinò dietro un’auto.
-Ehi ma che f…-
-Shhhh ti prego- sussurrò poggiandomi un dito sulla bocca. Tre ragazzine urlanti passarono oltre schiamazzando qualcosa del tipo “Ma è vero che Diego è qui?”
Risi. Fan dunque? Lui sospirò.
-Svelta andiamo- mi prese di nuovo per mano. – Ti riaccompagno io-
-G-grazie!- eccomi lì di nuovo tutta rossa. Ma perché lui, Diego Fainello, stava facendo tutto questo per me?
Entrai nella sua auto un po’ sconcertata. Mi sembrava un sogno. Sapevo che da un momento all’altro mi sarei svegliata. Tanto valeva farlo ora. Mi diedi un pizzico sulla gamba, ma faceva davvero male. Diego mi aveva notata.
-Ehi ma che fai? Ti tiri i pizzichi da sola?- trattenne a stento una risata.
-Eh sì!- risi anche io. –Scusa ma tu sei Diego dei Sonohra vero? Non sei un sosia, magari maniaco che mi vuole rapire? No perché tutto questo è impossibile!-
-Cosa è impossibile?- sussurrò lui con uno sguardo piuttosto provocante. Abbassai di scatto il mio imbarazzata.
-N-nulla. È che… voglio dire… non capisco perché mi trovo in questa situazione! Tu sei famoso e io non sono nessuno… non capisco perché…-
Mi bloccai. Ancora una volta avevo il dito di Diego poggiato sulle mie labbra. Ma questa volta sembrava qualcosa di più che un tentativo di farmi star zitta. Avvicinò la sua testa alla mia.
-Non dire mai più che tu non sei nessuno.- mi sussurrò. Sentii il suo respiro mischiarsi con i battiti del mio cuore. Ero totalmente in estasi, non riuscivo più a muovere un singolo dito. Rimasi così immobile con lo sguardo perso nel vuoto. Diego ebbe una specie di sussulto e si allontanò di scatto da me.
-B-beh forse è meglio se andiamo!- disse imbarazzato. –Dimmi dove abiti così ti ci porto!-
Annuii e gli comunicai il mio indirizzo. Nessuno fiatò per tutto il tragitto. Che situazione. Ma perché si comportava così? In fondo ero una stupida ragazzina io, ancora impegnata con l’ultimo anno di scuola e lui, DIEGO FAINELLO, era lì insieme a me, e aveva anche atteggiamenti sospetti. Lo guardai con la coda dell’occhio. Arrossii. Era davvero bello. I capelli castani gli disegnavano il contorno perfetto del viso, in cui spiccavano gli occhi così dolci e profondi. E quelle labbra perfette che si erano tanto avvicinate alle mie. Poteva essere che tutto questo stesse succedendo proprio a me?
-Ecco puoi accostare qui…- oh no. Eravamo già arrivati. Il mio sogno finiva lì.
-Grazie mille, davvero. Per tutto. Non avrei mai immaginato di passare un po’ di tempo con te.-
-Ehi vacci piano! Parli come se non dovessimo vederci mai più!-
Sussultai. Quindi lui voleva rivedermi?
-Perché non è così?-
-Beh se tu desideri che lo sia!- esclamò imbronciato. –Io no di certo!- Ok mi stava prendendo in giro.
Sorrisi.
-Credo che tu sia già abbastanza impegnato per poterci vedere di nuovo!-
-Il tempo lo trovo, stai tranquilla!-
Arrossii. Lui trova tempo… per ME?
-Beh allora… ci vediamo!- feci per andarmene.
-Aspetta!- Mi voltai. –Non mi hai ancora detto come ti chiami!- sorrise. MI sorrise. Era il sorriso più bello del mondo. E in quel momento era tutto per me.
-Lara!- esclamai. –Mi chiamo Lara!- Sorrisi e salutandolo con la mano mi allontanai.
 
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